mercoledì 30 maggio 2007

Gita sul lago "nobile" - Alla scoperta delle Isole Borromee

Se il 4 settembre del 2004 l’Isola Bella sul lago Maggiore ospitò il matrimonio dell’anno tra Jaki Elkann e la padrona di casa, Lavinia Borromeo, non si può dire che l’antica famiglia lombarda sia sempre stata così generosa con i suoi ospiti come avvenne in quell’occasione.
Sull’isola più famosa tra quelle Borromee, la stanza del palazzo padronale riservata ai visitatori era sì quella con la veduta più prestigiosa, perché affaccia direttamente sul porticciolo, ma anche la più fredda, perché esposta a nord.
Un espediente voluto e ricercato per evitare che i visitatori prolungassero troppo il loro soggiorno. Se gli ospiti erano del calibro di Napoleone Bonaparte, che pernottò qui alcuni giorni, è chiaro che questo fosse l’unico modo per costringerli ad andar via.
Gli ambienti più intimi del palazzo, la cui costruzione cominciò nella prima metà del Seicento per volere di Carlo III Borromeo, sono esposti invece a sud, nascosti agli occhi di chi sbarca ma baciati da un sole che illumina anche i giardini del palazzo: un vero paradiso di piante, alberi e costruzioni architettoniche realizzate su dieci terrazzamenti che culminano in un teatro.
La vista è mozzafiato: di fronte sfilano imponenti i grandi alberghi che dalla fine dell’Ottocento hanno ospitato grandi personaggi come Gabriele D’Annunzio, Eleonora Duse e Hernest Hemingway, autorità come Benito Mussolini e la principessa Margaret d’Inghilterra e divi del cinema come Clark Gable. L'occhio non può che ricadere sul rosso dei gerani che macchia la facciata bianca del Des IIes Borromées, il più antico e il più maestoso.
Se i giorni a disposizione sono pochi, una mattina basterà per visitare l’intera isola, ma vale la pena di fermarsi a pranzo nel ristorante Elvezia, della famiglia Marcacci Rossi, per assaporare un buon pranzo a base di pesce del luogo, prima di spostarsi nella più grande delle Isole Borromee, l’Isola Madre. Qui venivano mandate in vacanza le donne della famiglia Borromeo.
E qui ancora lei, Lavinia Borromeo, ha celebrato la cerimonia di nozze nella piccola cappella di famiglia, prima di spostarsi nell’Isolabella per il ricevimento. Il clima del luogo non è forse il massimo per chi deve rimanerci, perché molto umido e sempre piovoso, ma è con questo clima che è stato possibile impiantare un ambiente mediterraneo e addirittura tropicale in un pezzo di Lombardia non lontano dalle Alpi. Le scoperte che si possono fare in questo giardino all’inglese popolato dai pavoni e da ogni altra specie di uccelli, sono stupefacenti.

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