lunedì 11 giugno 2007

Festa del fiume a Soncino, Cremona dal 8 giugno al 11 giugno 2007

Dal 8 al 11 giugno 2007 sulle rive dell'Oglio, a Soncino, si svolge la Festa del fiume, con animazione, musica e gastronomia, dalle ore 20.00 in poi. In giornata si può cogliere l'occasione per visitare Soncino, un borgo Fortificato al centro della Valle Padana.
Soncino dista 35 km sia da Cremona che da Brescia e Bergamo: è quindi terra di confine ed ha una sua originalità caratteristica. Probabilmente, infatti, era un’isola rocciosa quando l'Adriatico non era ancora stato riempito dai detriti trascinati in Valle Padana dai fiumi Oglio, Serio ed Adda.
Lo testimonia il fatto che solo il suo piccolo territorio è, purtroppo, zona sismica ed ha subito nei secoli numerosi terremoti: tremendo è stato quello del 1802.
Alcuni sostengono che Soncino sia sorto su un punto magnetico significativo e che la gente di qui ne sia stata influenzata. Certo è che a Soncino si respira un’aria particolare che stimola lo spirito. Se tutta l'Italia è terra di Santi, a Soncino ce n’è un concentrato davvero particolare: da qui ne provengono più di una dozzina, tra cui quel priore Michelangelo Ghisleri che diventerà San Pio V, il papa del Rosario e della Battaglia di Lepanto.
Ma il magnetismo di Soncino ha prodotto anche ingegni di rottura artistica: Piero Manzoni, nato artisticamente nella Scuola di Disegno della Rocca, sconvolse i concetti di arte con le sue trovate bizzarre che lo resero famoso nel mondo. Colpisce una campagna dal verde intenso: merito dell’acqua fresca che sgorga abbondante dalle sorgenti dei numerosi fontanili a nord del promontorio, alto sul fiume Oglio.
La visita di Soncino si fa camminando nel borgo. Il '400 fu il periodo del suo massimo splendore con il Rinascimento lombardo, che ebbe nella decorazione della Chiesa di S. Maria delle Grazie uno degli esempi più significativi.
Poco prima era stata risistemata la cerchia muraria ed era stata costruita l’imponente Rocca, alta sulla punta estrema del promontorio su cui sorge il borgo. Vennero costruiti i palazzi più eleganti, con facciate decorate con gusto e misura. Una visita la merita anche per l'atmosfera tranquilla che vi si respira: si entra nel borgo da una delle quattro porte e si cammina per le stradine medioevali.
Si ascoltano le voci della gente, si ammirano case, cortili e chiese silenziose. Interessanti anche la Pieve e la chiesa di S. Giacomo, la chiesa di S. Pietro Martire nel quartiere Ghibellino o in S. Pietro Apostolo fuori le mura o in S. Paolo in Borgo Sera.
Soncino è città vivacissima ed ospitale: si troverà sempre qualcuno che ci parlerà dell’Ezzelino da Romano fatto prigioniero da un soncinese, del campanone che suona alle nove di ogni mercoledì; della rivalità con i cremaschi o con gli orceani, gli antichi nemici al di là dell’Oglio “dove non è buona neppure la ghiaia”; dei matei che battono le ore e ricordano il breve periodo di dominazione veneta. E ancora ci parlerà dei sotterranei che percorrono il sottosuolo del borgo e portano alla campagna e delle filande dove si estraeva la seta dai bachi.
O ci farà vedere il mulino ancora funzionante all’interno della cinta muraria e le venti ruote che un tempo garantivano l’energia per l’artigianato locale. Ricca infatti la tradizione artigiana: tessile e di sartoria, quella del cotto, quella del ferro battuto e del legno.
E forse proprio per aver trovato qui maestranze eccellenti gli Ebrei da Spira, inviati dagli Sforza per praticare il prestito di danaro, divennero invece stampatori, famosissimi.

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