lunedì 28 maggio 2007

Un igloo tra le nevi svizzere

IL PRIMO albergo-igloo si materializzò per incanto tra la montagne di Scuol, circa dieci anni fa, grazie alla tecnica costruttiva di un gruppo di “architetti” eschimesi chiamati qui dal Nord Canada, alla neve – ben 3.000 tonnellate – delle Alpi svizzere e ad un’idea originale del vulcanico Adrian Günter. Un successone: da allora, ai primi freddi, l’igloo rinasce ogni anno tra le nevi di Scuol, riprendendo forma e vita come un’Araba Fenice dei ghiacci; anzi, ne sono spuntati altri quattro, sparsi tra le Alpi svizzere (Zermatt, Engelberg e Gstaad) e le montagne tedesche (lo Zugspitze). All’interno, tutto quello che vi aspettereste da un hotel tradizionale: una hall, il bar decorato da graffiti di neve opera di artisti anch’essi inuit canadesi e, ovviamente, le stanze: “calde” e romantiche, con sacchi a pelo e pellicce d’agnello sui letti, e tocchi extralusso nelle suites corredate di sauna, jacuzzi e bagno in camera. (Info: 0041-41- 6122728 www.igludorf.com; doppia a partire da 240 franchi svizzeri).

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